Autore: Silvano Peloso
Madera e gli arcipelaghi atlantici nelle cronache italiane di viaggio dell’Età delle Scoperte, con la prima edizione integrale della Insulae Materiae Descriptio (c. 1534 ) di Giulio Landi
Sette Città, Viterbo 2004
Le isole delle Esperidi e delle Gorgoni, la sede delle anime beate e la montagna del Paradiso terrestre, la misteriosa Atlantide e l’introvabile Antilia: per secoli gli arcipelaghi atlantici, al di là delle Colonne d’Ercole, hanno attirato i sogni e le fantasie di marinai, viaggiatori e avventurieri, ma anche di poeti e scrittori come Dante, Petrarca, Boccaccio, Camões o Tasso. In questo libro Silvano Peloso ne ripercorre la lunga, mirabolante storia, da Omero a Cristoforo Colombo, servendosi di documenti poco conosciuti dal grande pubblico o tornati alla luce, come l’ampio resoconto di Giulio Landi, dopo secoli di dimenticanza. Paradiso dei mercanti, preda ambita dei corsari, trampolino verso l’ignoto, le enigmatiche Azzorre, le «Fortunate» Madera e Canarie, le assolate Isole del Capo Verde cessano così di essere solo dei punti sperduti sulla carta geografica per diventare, fra XIV e XVI secolo, il centro di quel «Mediterraneo Atlantico» che costituisce un’ulteriore tappa nella storia dell’Europa del mare.
Collana Nuovo Mondo 3 - ISBN 88-86091-76-1 - pagine 334