Autore: Silvano Peloso
La Clavis Prophetarum e i documenti inquisitoriali
Sette città, Viterbo 2005
Questo libro racconta la storia del gesuita padre Antonio Vieira (1608-1697) e più in particolare della sua Clavis Prophetarum, o Chiave dei Profeti, la grande opera incompiuta, in gran parte tuttora inedita, cui egli dedicò lunghi anni della sua vita. Inutile però cercarne traccia nei manuali scolastici o universitari: essi ci riferiscono, in genere, di un’altra opera profetica, la História do Futuro, o Storia del Futuro, che invece non esiste, come questo lavoro documenta ampiamente, se non come parte della prima e stratagemma per eludere la censura inquisitoriale. In questo senso le vicende del padre Vieira e della sua Clavis Prophetarum vanno collocate in quella lunga storia della distruzione dei testi, della loro estromissione o cancellazione dalle riserve della memoria collettiva in funzione dei rapporti di forza dominanti, che forse è ancora da scrivere o da riscrivere. I manoscritti dimenticati giunti fino a noi, che in qualche caso recano ancora visibili le tracce materiali della violenza censoria, testimoniano della lunga lotta condotta da Vieira perché essa vedesse la luce e raccontano di un grande messaggio contenuto nelle profezie bibliche a partire dai testi di Daniele: un regno di Cristo non solo nei cieli, ma anche sulla terra, prima della fine dei tempi; un impero universale sotto il segno della pace e della tolleranza fra le grandi religioni e fra popoli e genti di tutta la terra finalmente riuniti in un’unica promessa di salvezza. Predicatore insuperabile (i duecento e più sermoni che ci ha lasciato sono fra le gemme dell’oratoria barocca), «imperatore della lingua portoghese», come lo ha definito la sensibilità pur tutta novecentesca di Fernando Pessoa, frequentatore delle più raffinate corti europee e al tempo stesso viaggiatore nelle più sperdute lande delle foreste brasiliane, dove svolgeva l’attività missionaria cui si era votato fin da giovanissimo, il padre Vieira era possessore di una magnanima speranza, che è all’origine della sua instancabile attività al di qua e al di là dell’oceano e del fascino che la sua parola esercitava sui potenti come sulle folle anonime: l’attesa, al di là di ogni aspettativa miracolistica, di un disegno di Dio che si realizzi attraverso la fede degli uomini e in un orizzonte di libertà.
Collana Nuovo Mondo 4 - ISBN 88-7853-027-1 - pagine 266