a cura di Sonia Netto Salomão, traduzione di Elena Tantillo
Rubião fissa la baia di Guanabara dall’alto del suo palazzetto terrazzato in Botafogo. Ha Rio de Janeiro ai suoi piedi, ma non controlla i codici sociali di una metropoli complessa, che lo vedrà progressivamente impoverire e impazzire. Negozianti, giornalisti, politici e belle donne, assistono impassibili al suo dramma sullo sfondo dell’impero brasiliano di D. Pedro II, diviso fra arretratezza endemica e incipiente spirito capitalistico: il tutto filtrato elegantemente da una prosa dialogante, che coinvolge il lettore e non lo lascia mai indifferente, da uno stile annedottico e ironico che esprime una visione multipla e ricca di sapiente verve immaginativa. Come dire che, se molto è mutato dal Brasile di fine Ottocento ad oggi, molto ancora rimane da fare in un paese che spesso paga ad assai caro prezzo la sua ansia di futuro.
5 - 978-88-7853-054-6 - 2009 - 320 pp.